Viviamo in un tempo in cui tutto risulta semplificato rispetto a qualche decennio fa.
Questo progresso, però, dovrebbe essere indirizzato al miglioramento della vita di noi tutti.
Invece, capita che questo sia indirizzato solo ad ottenere miglioramenti in fatto di economicità. Se in termini di valore reale, 20 anni fa si acquistava un oggetto, oggi con lo stesso prezzo se ne ottengono due.
Voglio raccontarvi una cosa a cui ho assistito alcuni giorni fa.
In una delle poche calde sere di questa estate sono uscito con mia moglie per ascoltare un gruppo musicale che proponeva canzoni un po’ datate. Canzoni, per me e mia moglie, molto importanti perché hanno fatto da colonna sonora ai nostri anni insieme.
Siamo arrivati una decina di minuti prima dell’inizio del concerto ed abbiamo preso posto su delle sedie che venivano noleggiate dagli scrupolosi organizzatori della serata.
Non c’era molta gente. Diciamo pure: pochina. Gli spazi tra una sedia e l’altra erano abbastanza ampi. Vicino a me sedeva una persona di mezza età forse un po’ sovrappeso. Improvvisamente la sedia sulla quale era seduto è andata letteralmente in frantumi facendo cadere rumorosamente a terra il malcapitato signore. Fortunatamente non ha riportato conseguenze fisiche da questo episodio. Una paffuta signora che sedeva davanti a me ha iniziato ad osservare preoccupata la propria sedia e per tutto il concerto si è trattenuta dal battere le mani o da qualsiasi altra forma di partecipazione.
Al di là della situazione, per certi aspetti comica, è preoccupante che una sedia non sia conforme per fare la propria funzione, ovvero far stare sedute le persone in sicurezza.
Questo dovrebbe essere scontato. Lo avranno pensato anche gli organizzatori del concerto quando hanno acquistato o noleggiato le sedie per quell’evento.
Ma, se quel signore, vittima della caduta in seguito alla rottura della sedia si fosse ferito? Se avesse subito la frattura di una vertebra o, peggio, avesse battuto la testa nella caduta?
Il progresso ha permesso di produrre queste sedie in grande quantità, con impiego di poco materiale e con costi contenutissimi. Ma la qualità? La sicurezza? L’affidabilità?
L’economicità oscura tutte le altre caratteristiche. Questo deve essere successo anche per gli organizzatori che hanno deciso la scelta di quelle sedie perché probabilmente erano le più economiche.
Certe considerazioni rafforzano in me la convinzione che
Arteferretto ha la fortuna di gestire il controllo della qualità come nessun altro riesce a fare. La nostra dimensione aziendale, unita ad una strutturata organizzazione ci permette di garantire in pieno ogni mobile che esce dalla nostra azienda per entrare nelle case dei nostri clienti.
Tutte le persone che lavorano per Arteferretto sono a contato diretto con il prodotto che viene realizzato.
Capita spesso che qualche cliente abbia bisogno di qualche indicazione per utilizzare al meglio il suo mobile: gli basta una chiamata per avere una risposta immediata.
Le ragazze che rispondono al telefono assistono regolarmente alle fasi di preparazione dei mobili, vedono ed osservano i particolari dei vari modelli, li conoscono, e quasi sempre sono in grado di fornire risposte chiarificatrici su materiali, lavorazioni e caratteristiche varie degli articoli proposti da Arteferretto.
Provate a chiedere informazioni sulle specifiche di qualche prodotto d’arredamento a Dalani, Privalia, o qualche altro Outlet che vende anche mobili.
Ne sentirete delle belle (sempre che vi rispondano).