La bellezza non è un attributo oggettivo, ma soggettivo. Possono esistere i cosiddetti canoni di bellezza, ma si tratta sempre di paletti posti in modo non troppo definito lungo un percorso di identificazione.
La saggezza popolare sintetizza il problema con il detto: “Non è bello ciò che è bello, ma lo è ciò che piace” che, se vogliamo, semplifica la questione senza molti trattati di estetica da far scoppiare la testa.
Oh, sì! La bellezza non è una certezza in nessun caso.
Potrebbe sembrare semplice dire: parliamo di bellezza. Argomento leggero da liquidare in fretta.
Assolutamente no! C’è il rischio di addentrarsi in discussioni e disgressioni senza fine.
La bellezza riguarda tutto. O meglio, tutto ciò che è definibile.
Una persona, un film, un libro, un paesaggio, un’auto, una musica, un edificio, uno spettacolo, un quadro…. Tutto ciò che è giudicabile dovrà fare i conti con gli attributi riconducibili alla bellezza.
La bellezza è opinabile. E questo è il bello. Oppure no. Non se ne esce.
Possiamo dire che in termini generici la bellezza è quella cosa che, nell’opinione comune, contribuisce ad un’armonia generale delle cose. Ma questo non implica il giudizio assoluto ed incontestabile. Ma sarà il giudizio della maggioranza.
Poi, se guardiamo la cosa con occhio cinico, ci accorgeremo di quanto la bellezza sia sinonimo di business.
Tantissime persone affrontano spese importanti in nome della bellezza. Pensiamo alla chirurgia estetica e la maniacale cura della persona. E, su queste esigenze, ovviamente, c’è chi si arricchisce.
Dopotutto, anche il denaro rende belli, no? Perché, non si venga a dire che certe coppie costituite generalmente da un ricco vecchio rugoso e una bella donna giovane sono esenti da sospetti sui motivi della loro unione. Sinceramente non ho mai visto una bella donna giovane e molto ricca fare coppia con un vecchio rugoso senza un soldo.
Molto spesso, a casa, nel mio studio, mi capita di avere visualizzate sul monitor del PC le foto di nuovi articoli che andranno, poi, messi in vendita su Styledesign.it e mia moglie mi viene a chiamare perché è pronto in tavola o per chiedermi qualcosa. Lei getta uno sguardo alle foto sul monitor e solitamente mi dà il suo giudizio lapidario:
“Cosa è? È nuovo?”
“Sì, è un nuovo modello di credenza…”
“Brutto!”
“Ma come… guarda che è fatto benissimo e ha tutti gli intagli fatti a mano…”
“Brutta: non me la metterei mai in casa…”
“Va beh… per fortuna non tutti la pensano così!”
Questo è un piccolo esempio per dire come il concetto di bellezza abbia origine in modo molto diverso a seconda di chi esprime un giudizio. La percezione di bellezza in ognuno di noi nasce da sollecitazioni accumulate nel corso del tempo e che ci rendono sensibili a determinati fattori.
Ci piace un nome perché lo associamo ad una persona con la quale siamo stati bene, o, viceversa, lo odiamo se ci ricorda qualcuno che ci ha fatto soffrire. Ci piace un cibo se lo associamo a ricordi piacevoli, oppure lo odiamo se ci ha fatto stare male.
Ma cosa c’entra tutto questo discorso con un blog di un’azienda che produce e vende mobili?
Beh… se vogliamo il discorso bellezza ha un certo peso anche nel mettere insieme l’arredamento di un’abitazione. Certi mobili sono belli o non lo sono a seconda dell’idea di chi li sceglie. Per chi li propone, invece, l’obbiettivo da conseguire è quello di dare una vasta scelta ad un pubblico dai gusti diversi, attenendosi a canoni di bellezza universalmente definiti che tengano in considerazione l’evolversi degli stessi . Noi, con Styledesign.it cerchiamo di fare proprio questo. Ecco perché vi proponiamo sempre nuovi modelli e innumerevoli varianti: per abbracciare il gusto del maggior numero di persone che, fortunatamente, hanno una diversa concezione dei canoni di bellezza.
Parlare di bellezza, ne converrete, non è semplice.
Sicuramente qualche lettore troverà bello questo articolo e qualcun altro dirà semplicemente: “Brutto”
Dopotutto, questo è il bello.
Un cordiale saluto
Franco Ferretto