Metto la freccia, rallento ed entro nel parcheggio dell’autogrill.
Un caffè per me e una capatina in bagno per mia moglie. Siamo di ritorno da una bellissima giornata al mare.
Io non amo particolarmente il sole, anzi, ho la tendenza a spellarmi molto facilmente, ma oggi il gestore dei bagni ci ha proposto uno splendido gazebo. Una vera sciccheria ad un prezzo irrisorio. Era da un pezzo che non mi godevo una giornata di relax totale. Una lettura, un pisolino, uno spuntino e chiacchiere in libertà con la mia dolce metà. A volte basta poco per chiudere in uno stanzino le preoccupazioni di tutti i giorni.
Ho appena fatto lo scontrino alla cassa del bar quando, girandomi, mi trovo di fronte Roberto. È un amico con il quale vige l’inviolabile regola della partita a calcetto del venerdì sera. Beh, mai mi sarei aspettato di trovarlo in autogrill a 150 chilometri da casa.
Dopo l’iniziale sorpresa gli chiedo dove sta andando, o da dove viene. Mi spiega che la settimana prima era stato pure lui al mare e che, avendo trovato una giornata di brutto tempo, era andato con sua moglie a fare acquisti in un megastore della zona. Qui aveva preso una libreria in kit e oggi, approfittando di un giorno libero dal lavoro, era tornato a farsela cambiare. Motivo? L’assoluta impossibilità di montarla.
Incastri che non coincidono, giunture che cedono, parti che si sbrecciano… Mi confessa di aver combattuto una vera e propria battaglia con la libreria, e alla fine si è arreso.
Sua moglie gli ha imposto di tornare al megastore per farsi cambiare quanto acquistato. E si sa che quando la moglie decide qualcosa…
Mi confessa di avere avuto più di qualche problema per ottenere il cambio del kit danneggiato (aveva rovinato alcuni pezzi forzando troppo per far combaciare alcune parti).
“Se venivi da me, te la davo io una bella libreria solida e già montata.” Gli dico.
“Ma tu non me l’avresti mai data al prezzo che l’ho pagata” mi risponde, sicuro di sé.
Penso, tra me e me, che il prezzo pagato è una cosa, quanto è costata è un’altra cosa. Minimizzo…
“Va bene, ma la prossima volta, non farti problemi a chiedere. Magari ti faccio lo sconto.”
Ecco mia moglie. Possiamo ripartire.
Un breve saluto. “Mi raccomando: in forma per venerdì!”
Mi risponde con un accenno di sorriso da cui traspare un po’ di amarezza.
Venerdì non tornerò sull’argomento.
E penseremo solo alla partita di calcetto.
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