Nella vicina Verona, in questi giorni, si sta tenendo il 'Vinitaly', importante manifestazione dedicata ad uno dei grandi vanti d'Italia: il vino.
L'eccellenza, si sa, attira sempre gli approfittatori che sperano di trarre vantaggio riflesso da chi il successo lo ha raggiunto e lo ha saputo meritare.
La nostra Coldiretti ha allestito, nell'ambito di questa importante fiera, l'angolo della vergogna, dove sono esposte tutte le pacchiane imitazioni dei nostri buoni vini italiani. Ecco, ad esempio, il Bordolino, il Kressecco e il Barbera bianco, per tacere del Marsala fatto in Sudamerica...
La polemica, non più velata, nei confronti dell'Unione Europea che permette la libera vendita di vino in polvere non serve a smuovere la situazione.
Il danno economico per il comparto è molto alto, ma non posso fare a meno di pensare ai poveri ignoranti, o illusi, che acquistano questi prodotti.
Non so perché, ma mi viene spontaneo associare l'idea del consumatore del vino taroccato a quello che spende una fortuna in polvere di corno di rinoceronte per ottenere buone prestazioni amatorie o che usa un determinato dopobarba perché è indicato per l'uomo che non deve chiedere mai.
C'è tanta ignoranza, insomma, e, se non fosse che in certi casi anche la salute pubblica è messa in pericolo, ci si potrebbe semplicemente compiacere che certe persone si possano 'svegliare' a proprie spese...
è un po' come dire
'Non male questo vino fatto con la polverina... e ha pure un buon grado alcolico! Non sarà doc, ma costa poco e ne posso bere tanto.'
Il vino è un prodotto d'eccellenza italiano.
L'arredamento di design è un'eccellenza italiana.
è un po' come dire
'Non male questa sedia presa col 90% di sconto... è pure bella da vedere. Non sarà Arteferretto ma mi è costata la metà. Basta non sedercisi sopra...'