13/06/2016
È logico e giusto che sia così, perché solitamente si intende la raccomandazione come un'azione esercitata da chi detiene un certo potere per 'dare una spinta' a chi non ha i meriti per raggiungere onestamente determinati traguardi.
Ma, queste mie considerazioni, raccolte in queste poche righe, nascono dalla lettura di numerose mail di ringraziamento ricevute dai nostri clienti che, in virtù di ciò che siamo stati in grado di dare loro in termini di servizio e prodotto, sono soliti usare il termine 'raccomandazione'.
'Raccomanderò certamente la vostra ditta a parenti e conoscenti',
'Sento di poter raccomandare la vostra azienda per la serietà e correttezza dimostrata',
'Vi raccomanderò senz'altro come la miglior esperienza di acquisto on line che ho avuto fino ad ora'...
Qualcuno potrà dire: bella soddisfazione!
Beh... è sempre più difficile distinguersi dalla massa di venditori privi di scrupolo e senza preoccupazione del domani che, ci sia concesso, per chi, come me fa parte della vecchia guardia che conosce il valore di un cliente ben servito, è certamente un bel risultato.
È una questione di punti di vista: è più conveniente trarre il massimo profitto da una vendita speculando su ogni aspetto di tutto il processo, o vale di più una vendita in cui la cura di ogni particolare ha un costo che riduce il margine finale ma lascia il cliente pienamente soddisfatto?
La nostra scelta, si è capito, è per la seconda possibilità.
...con buona soddisfazione di chi poi ci raccomanda!
Franco Ferretto