25/11/2016
E, al di là che questa strada si trovi o no, resta la possibilità di acquisire importanti esperienze, grazie anche alla maggiore facilità di spostamento da un Paese all'altro rispetto il passato.
Spesso il discorso si sposta dai giovani agli imprenditori. Ci sono Paesi (la Svizzera, ad esempio) che costruiscono ponti d’oro per attrarre validi imprenditori affinché trasferiscano l’attività nel loro territorio.
La cosa può essere molto vantaggiosa e facilmente accettabile per aziende che stanno nascendo o per attività che non sono legate ad un “sistema” creato attorno a loro.
I fatti devastanti di quest’ultimo periodo, terremoto e alluvioni, sono duri colpi per la gente e le imprese della nostra bella Italia. In tanti casi potrebbero costituire stimolo ed occasione per una sistemazione più tranquilla e garantita.
Ma in questa martoriata e bellissima terra si mettono le radici. L’albero che nasce in una terra arida e inospitale affonda le proprie radici in profondità. E questo lo rende forte. Sradicarlo è impresa ardua.
Ma siamo continuamente colpiti dall'ascia di eventi naturali, provvedimenti fiscali, normative assurde che cercano di abbatterci.
Un piccolo albero è facile da sradicare. Un’impresa giovane può essere trapiantata facilmente su un altro terreno.
Un vecchio e grande albero si abbatte accanendosi con ripetuti colpi. Una volta abbattuto non attecchirà più su un altro terreno. Semplicemente muore.
Per evitare il deforestamento è necessario che i governanti si trasformino in giudiziosi giardinieri capaci di dare un sostegno all'albero che, a seguito di determinati eventi, ha iniziato a vacillare.
A volte, si ha l’impressione che venga dato il colpo di grazia ai vecchi alberi e si incoraggi il trapianto di quelli più giovani in altri terreni.
I vecchi alberi muoiono e i giovani saranno coltivati altrove.
Cosa resta? Un desolante ed arido scenario, buono solo per far crescere qualche erbaccia cattiva.