06/12/2018
Si avvicinano le Feste e la memoria dei Natali passati si ravviva di sensazioni ed emozioni che difficilmente si cancellano.
Con un velo di tristezza penso al Natale di 15 anni fa, passato in ospedale con uno dei miei figli a causa di un improvviso attacco di appendicite con conseguente intervento chirurgico.
Quattro giorni, proprio nel fulcro delle feste, passati, tutto sommato, abbastanza serenamente anche grazie all’impegno di alcuni volontari ospedalieri che portavano, oltre al loro sorriso, piccoli e inaspettati doni per i ricoverati.
Ricordo, poi, un parroco di una vicina parrocchia che improvvisava giochi di prestigio per lo stupore e il divertimento di mio figlio e degli altri piccoli pazienti.
Nel corso degli anni, il numero di persone che donano un po’ del loro tempo per iniziative come questa è andato via via aumentando. Questo loro impegno è particolarmente apprezzato per quei piccoli pazienti che necessitano di cure, a volte anche molto lunghe e pesanti.
A tutte le persone, includendo medici e infermieri che vedono nel loro lavoro ben più di una semplice occupazione, che si prodigano per alleviare le sofferenze di tanti piccoli ammalati, anche solo strappando un semplice sorriso, va il nostro sincero ringraziamento, la nostra riconoscenza e stima.
Sono persone che hanno capito che un sorriso fa bene al cuore, di chi lo riceve e ancor più di chi lo dona.
A queste persone, agli ammalati, soprattutto i bambini che non potranno trascorrere a casa il Natale
Il nostro pensiero e il nostro augurio più sentito.